Attenzione a chi è a rischio di emarginazione, un maggiore protagonismo del Terzo Settore, lotta alla criminalità organizzata, nuovi modelli di consumo, una città a misura d’uomo e rispettose dell’ambiente, innovazione digitale a vantaggio del territorio. Sono le “questioni importanti per la tenuta sociale dei nostri territori” affrontate in un documento dagli appartenenti a “Cives – Laboratorio di formazione al bene comune”, promosso dall’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro dell’arcidiocesi di Benevento, attraverso un ampio confronto “digitale” e di scrittura partecipata.
“Il nostro sguardo di animatori del sociale” deve essere “posto in maniera attenta soprattutto nei confronti di chi, già a rischio emarginazione in tempi ordinari, vive oggi un pericolo concretissimo di venire estromesso da ogni tutela. Un’opportunità potrebbe essere quella di valorizzare le abilità di tali soggetti attraverso progetti, proposti dai Comuni o comunque dalle istituzioni di prossimità, di piccola manutenzione urbana che consentano così di accrescere la vivibilità delle nostre comunità ma soprattutto provino a restituire dignità alle persone”, la prima proposta. In secondo luogo, c’è l’auspicio che i soggetti del Terzo Settore siano “protagonisti anche della fase di programmazione delle iniziative da intraprendere, così che le stesse possano essere più vicine alle esigenze di chi necessita assistenza”. Altra riflessione è sulla criminalità organizzata, che, “approfittando delle difficoltà di tante persone che non hanno risorse per affrontare le esigenze quotidiane, sta immettendo denaro in tante realtà per metterlo a disposizione dei poveri, allestendo una sorta di welfare criminale, che legherà in una trappola mortale quanti oggi sono costretti ad accedere a questi pseudo aiuti. Ecco perché è necessario aumentare la dotazione del fondo antiusura e antiracket per contrastare il dilagare di questo cancro”.
Un’idea anche rispetto ai consumi: “A partire dai condomini dobbiamo aiutare a far nascere e diffondere gruppi di acquisto solidali che privilegino le filiere produttive sannite e campane”. Allarme anche per “l’aumento ingiustificato dei prezzi”, che danneggia soprattutto le famiglie povere. Infine a un “corretto impiego” dell’innovazione digitale “possono essere legate anche le sorti di rinascita delle zone meno sviluppate”: “Le scuole si stanno attrezzando per rendere tutti gli studenti partecipi della didattica a distanza conferendo su richiesta delle famiglie meno abbienti un computer in comodato d’uso gratuito”, ma “la questione è più complessa e riguarda anche le difficoltà di connessione alla rete internet, in particolare in molti dei nostri paesi. Per il futuro dovremo immaginare importanti investimenti per la banda larga e la capacità delle istituzioni pubbliche di fornire, per alcune situazioni, servizi gratuiti di connessione alla rete”.