Includere i lavoratori domestici tra i destinatari dell’ammortizzatore sociale in deroga e prevedere nei prossimi provvedimenti normativi misure ad hoc di sostegno dei datori di lavoro del settore, per lo più famiglie con il bisogno crescente di cura e assistenza domestica. E’ la richiesta unanime delle confederazioni Cgil Cisl Uil con le rispettive federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf e le associazioni datoriali Fidaldo e Domina, convocate dal ministero del Lavoro in modalità videoconferenza. Le richieste sono state “sostanzialmente accolte”. Le parti sociali hanno sottolineato “l’urgenza di rafforzare l’intervento normativo verso l’inclusione di intere platee di addetti che sono rimaste fuori dal provvedimento, tra cui i lavoratori domestici, la categoria più fragile e precaria del mercato del lavoro italiano rimasta esclusa dalla tutela del reddito e dalla sospensione dei licenziamenti”. Le parti hanno auspicato che “con il prossimo Decreto annunciato dal governo si possa procedere verso una direzione maggiormente inclusiva, soprattutto per i lavoratori sospesi per i quali è necessario prevedere l’accesso agli ammortizzatori dedicati con particolare riferimento alla Cigd”. Per i sindacati e le associazioni datoriali è “necessario prorogare la scadenza, almeno fino a dicembre, dei permessi di soggiorno in scadenza a giugno”, un intervento che interessa i lavoratori domestici ed i lavoratori dell’agricoltura.