“La Pasqua verrà” al di là di “ogni difficoltà e situazione di emergenza che stiamo vivendo. La Pasqua verrà, perché la vita è più forte della morte e Cristo è il Signore dei vivi e non dei morti. La Pasqua anche in questo tempo imprevisto, difficile, drammatico, ma vissuto da molte persone con dedizione, coraggio, creatività e resistenza, verrà”. Lo scrive l’arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, mons. Orazio Soricelli, in un messaggio in cui offre indicazioni per le celebrazioni della Settimana Santa. “Questa certezza è una consolazione e ci impone di portare tutti insieme le fatiche e le angosce di coloro che vivono ‘in prima linea’ questo momento di emergenza: i tanti malati, soprattutto coloro per i quali la Pasqua sta avvenendo o è già avvenuta, nella solitudine di una camera sterile; gli operatori del mondo sanitario, a cui va la nostra gratitudine e il nostro incoraggiamento, per la dedizione e l’amore con il quale stanno vivendo il loro lavoro in questo tempo così particolare; le tante persone che vivono con fatica questa condizione di restrizione e clausura imposta, che va a sommarsi ad altri impedimenti e motivi di fatica (pensiamo in particolare ai nostri anziani, a quelli ricoverati in residenze e strutture sanitarie, a chi è rimasto senza lavoro)”.
E “la Pasqua verrà anche nella celebrazione della Chiesa universale, in comunione con Papa Francesco che ci sta confermando nella fede; in comunione con tutte le Chiese particolari che vivono in contesti di persecuzione, di guerra, di carestia, di insignificanza”. La Pasqua verrà “anche nelle nostre celebrazioni che quest’anno avranno un andamento straordinariamente diverso dalle nostre belle tradizioni, diverso da quanto già avevamo programmato e sognato di vivere insieme. Insieme con i giovani; insieme con tante persone vicine o lontane dalle nostre chiese, ma desiderose di avere in casa il segno dell’ulivo, il segno del grano; insieme con i sacerdoti nel celebrare la Messa del Sacro Crisma e rinnovare le promesse sacerdotali, insieme nell’accogliere i sacri oli nelle varie Comunità”. Mons. Soricelli conclude: “La Pasqua sarà celebrata in modo straordinariamente diverso perché non ci raduneremo in Assemblea. In queste settimane abbiamo già sperimentato il conforto e l’aiuto che ci hanno fornito i mezzi, antichi e nuovi, di comunicazione sociale. Anche in questo modo abbiamo custodito nel cuore dei nostri fedeli quella ‘voglia di comunità’ e soprattutto quel desiderio di celebrazione eucaristica domenicale, di cui tutti avvertiamo la mancanza”.
Anche per l’arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, dunque, i riti della Settimana Santa si svolgeranno a porte chiuse e senza concorso di popolo. Mons. Soricelli celebrerà il Triduo pasquale nella concattedrale di Cava de’ Tirreni; la scelta è legata all’evitare lo “spostamento” oltre il comune e ogni rischio di contagio. Per offrire ai fedeli la possibilità di unirsi in preghiera, le celebrazioni liturgiche, non in concomitanza con le celebrazioni del Santo Padre, saranno trasmesse in diretta su Rtc 4 rete (canale 654 digitale terrestre) e sulla pagina Facebook dell’Ufficio comunicazioni sociali.