Coronavirus Covid-19: mons. Russo (Cei), “i nostri sacerdoti sono sempre vicini alla gente e fedeli alla vocazione fino alla fine”

“Tutti i nostri sacerdoti sono sempre vicini alla gente, fedeli alla vocazione fino alla fine, vivono con le proprie pecore, come ripete spesso Papa Francesco. Lo sono così tanto che, proprio in questa circostanza, hanno condiviso anche la malattia e, purtroppo, in molti casi, la morte. Li ricordiamo prima di tutto per fare memoria della loro vita, delle loro opere, di quanto hanno lasciato nei cuori di chi li ha conosciuti”. Così mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, in un’intervista al Sir sul contributo che la Chiesa italiana sta offrendo al Paese per l’emergenza Coronavirus: “I media cattolici, e non solo, hanno onorato questi fratelli celebrando esistenze spese per il prossimo. Molti erano missionari, tornati in Italia dopo una vita tra i più poveri del mondo; altri erano preti diocesani, alcuni di questi a riposo – ma un sacerdote va mai veramente in pensione? – dopo aver visto crescere generazioni di fedeli, spesso in parrocchie piccole, dove ci si conosce tutti come una famiglia e dove in tanti li hanno pianti, unendoli ai lutti personali. Anche questo ci dice del prezioso mandato dell’essere comunità – conclude Russo -: un mandato che ci porta ad interpretare il nuovo che abbiamo davanti e ad assumere quindi anche nuove modalità di essere Chiesa”.

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