Papa Francesco: udienza, saluta i ragazzi della diocesi di Milano, “grazie dei tanti messaggi scritti che mi avete inviato, sono belli”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il mio pensiero va, in particolare, ai gruppi che da tempo si erano prenotati per essere presenti oggi”. Lo ha detto il Papa, salutando i fedeli di lingua italiana collegati, come tutti gli altri fedeli del mondo, attraverso i media per seguire l’udienza trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico vaticano. “Tra questi, i ragazzi della professione di fede della diocesi di Milano, collegati a questo incontro tramite i mezzi di comunicazione sociale”, ha proseguito il Papa, che poi si è rivolto direttamente a loro: “Cari ragazzi, anche se il vostro pellegrinaggio a Roma è solo virtuale, mi sembra quasi di percepire la vostra gioiosa e rumorosa presenza, resa concreta anche dai tanti messaggi scritti che mi avete inviato”. ”Ne avete inviati tanti, e sono belli. Grazie per questa unione con voi”, ha aggiunto a braccio: “Vi ringrazio e vi incoraggio a vivere sempre la fede con entusiasmo e a non perdere la speranza in Gesù, l’amico fedele che riempie di felicità la nostra vita, anche nei momenti difficili”. “L’ultimo scorcio del tempo quaresimale che stiamo vivendo possa favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione della Pasqua, conducendo ciascuno ad una ancor più sentita vicinanza a Cristo”, il saluto ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. “Vivere con l’intera Chiesa, in pensiero e di cuore, la prossima Settimana Santa, che presenta ai nostri occhi la Croce dove Gesù ha preso su di sé e ha sopportato ogni tragedia dell’umanità”, l’invito ai fedeli di lingua portoghese: “Non possiamo dimenticare le tragedie dei nostri giorni, perché la Passione del Signore continua nella sofferenza degli uomini”. “In questi giorni difficili che stiamo vivendo, vi incoraggio ad affidarvi alla Divina Misericordia e all’intercessione di San Giovanni Paolo II, alla vigilia del 15° anniversario della sua morte”, il saluto ai fedeli polacchi: “L’uomo contemporaneo scorge i segni di morte divenuti più presenti sull’orizzonte della civiltà. Vive sempre più nella paura, minacciato nel nucleo stesso della sua esistenza. Quando vi sentirete in difficoltà, il vostro pensiero corra allora a Cristo: sappiate che non siete soli. Egli vi accompagna e mai delude”.

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