(Londra) Pieno appoggio, da parte della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles, al piano del governo britannico che prevede di mettere in libertà centinaia di detenuti per cercare di contenere l’impatto che il Covid-19 avrà sulle prigioni britanniche. In un comunicato, il vescovo Richard Moth, portavoce dei vescovi per questo settore, scrive che “è molto incoraggiante che i ministri stiano pensando di mettere in libertà alcuni prigionieri per proteggere i più vulnerabili. Considerata la velocità con la quale il contagio si sta diffondendo, il piano andrebbe implementato prima possibile e in modo sicuro”. È di qualche giorno fa la notizia che il governo stia pensando di ampliare l’applicazione di uno schema che prevede che alcuni detenuti che devono scontare una detenzione inferiore ai quattro anni possano essere liberati prima di aver trascorso in carcere la metà di questo periodo. Sono circa 95mila i detenuti in Inghilterra, Galles, Scozia e Nord Irlanda e nella legislazione che il governo intende applicare rientrerebbero 2.718 prigionieri. In 600 verrebbero messi in libertà. Secondo la Bbc il ministero della giustizia starebbe anche pensando di consentire ai detenuti un contatto più frequente con le loro famiglie per alleviare l’isolamento nel quale si trovano. Un appello particolare la Conferenza episcopale l’ha lanciato per i detenuti più anziani e le prigioniere che aspettano un bambino.