Mons. Roberto Filippini, vescovo di Pescia, si è recato oggi, in forma privata, al cimitero Centrale di Pescia e a quello di Torricchio, per una preghiera per tutti i defunti, in particolare per i morti a causa del coronavirus. Ha affermato il vescovo: “con questa mia visita, si è inteso compiere un gesto di pietà verso coloro che, in questa situazione allucinante di emergenza, non hanno potuto essere accompagnati all’ultima dimora terrena, se non dai congiunti più stretti, senza la santa messa e le esequie in parrocchia. Si è voluto anche esprimere simbolicamente la vicinanza della comunità cristiana alle famiglie che, ferite dalla perdita di una persona cara, sono state private del conforto di un momento di comunione, in cui invocare insieme la misericordia del Signore e ringraziarlo per i suoi doni, per ciò che di bello e di buono ci può essere stato nella vita di un essere umano”. “Da vescovo, solo come nelle altre celebrazioni di questi giorni tristi, mi sono trovato in un camposanto deserto a proclamare le parole della fede e della speranza, ma nel mio cuore ho sentito la presenza di tutta una Chiesa che va al di là del tempo e dello spazio, la Chiesa dei vivi e dei defunti, che si ricongiungerà per sempre, oltre questa storia”. Il vescovo, durante la sua visita privata al cimitero di Torricchio, ha potuto anche benedire la salma di Marco Sarti, persona molto attiva e conosciuta nella diocesi di Pescia, scomparso recentemente.