“Ci saremmo aspettati una più forte assunzione di responsabilità dai leader. Ora abbiamo due settimane di tempo per lavorare, sperando che si sciolgano le riserve e vengano date risposte”. Lo afferma il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, alla luce dei risultati del Consiglio Ue in videoconferenza di ieri sera che di fatto ha rimandato le misure economiche anti-crisi alla riunione dei ministri delle finanze dei 27: due settimane, dunque, per studiare una risposta comune, facendo convergere, con lo stile della solidarietà, gli interessi per ora divergenti dei diversi Paesi aderenti. Intervistato da una radio spagnola, Sassoli ha dichiarato: “Ci sono le istituzioni europee che stanno combattendo per difendere i nostri cittadini, le nostre vite e la nostra democrazia; nessuno può uscire da solo da questa emergenza. Per questo la miopia e l’egoismo di alcuni governi va contrastata. Voglio essere molto chiaro: i governi nazionali non sono l’Europa”. Aggiunge: “Abbiamo bisogno che i nostri Paesi spendano tutto quello che debbono spendere. Per fare questo serve uno strumento comune per garantire il debito. Deve crescere rapidamente tra i nostri governi la coscienza che l’Europa non uscirà da questa crisi come è entrata. C’è ancora una consapevolezza troppo bassa di questo. Le istituzioni europee lo hanno capito. È ora che lo capiscano anche i governi”.
Proprio ieri l’Europarlamento, riunito in streaming, ha approvato misure urgenti per aiutare persone e imprese ad affrontare la crisi. Le proposte della Commissione, approvate dagli eurodeputati e che attendono una immediata ratifica dal Consiglio dei ministri Ue, sono: iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus (iniziativa è destinata a canalizzare al più presto 37 miliardi di euro dai fondi Ue per i cittadini, le regioni e i Paesi più colpiti dalla pandemia); estensione del Fondo di solidarietà dell’Ue per le emergenze sanitarie pubbliche (le misure renderanno disponibili fino a 800 milioni di euro per i Paesi europei nel 2020. Le operazioni ammissibili al Fondo saranno estese, per includere il sostegno in una grave emergenza sanitaria pubblica; sospensione temporanea delle norme Ue sulle bande orarie (slot) negli aeroporti (ciò permetterà alle compagnie aeree di non effettuare voli a vuoto durante la pandemia).