“Esortiamo le autorità a prendere ulteriori misure concrete per garantire che le persone che vivono in condizioni di povertà non vengano lasciate senza l’essenziale per una vita dignitosa”. È un appello che 20 associazioni caritative cattoliche maltesi hanno rivolto al governo mentre l’isola si sta fermando, per rallentare il contagio; 129 i casi conclamati (dato di ieri), un decesso fino ad ora. “Siamo estremamente preoccupati per l’impatto che l’epidemia di coronavirus avrà sui membri più vulnerabili della nostra società”, si legge nel testo. “Le malattie non discriminano le persone in base allo status economico, sociale, sanitario o dell’immigrazione, ma è certo che la ricaduta economica colpirà più duramente i poveri e gli emarginati”. Il governo maltese ha già messo in campo alcune misure e servizi di supporto sociale ed economico, ma “sta diventando sempre più chiaro che da sole non saranno sufficienti per garantire che tutti possano vivere con dignità nei prossimi mesi”. Servono sostegni economici e materiali “a tutti coloro che non possono permettersi di pagare l’affitto, il cibo o le medicine”, senza distinzioni. C’è un’onda di solidarietà nell’isola, si legge ancora, e “i responsabili politici devono fare eco a questo stesso messaggio di speranza”. “Da parte nostra”, conclude la lettera, “ribadiamo la nostra disponibilità a sostenere le autorità nell’attuazione di questi servizi, al meglio delle nostre capacità”.