Oltre trenta educatori, tanti volontari, uniti “virtualmente”, con con un impegno quotidiano: aiutare più di ottanta ragazzi delle scuole elementari e medie della diocesi di Noto e di diverse città siciliane, come Modica, Pozzallo, Scicli, Noto. Ragazzi italiani e magrebini, che vivono già una situazione di fragilità. E così volontari ed educatori, attraverso le reti telematiche, con computer, tablet e cellulari, li aiutano a fare i compiti. Ma si occupano anche di interagire con i genitori e con le scuole. A Modica, si è messo a disposizione un gruppo di ragazzi, che si riconosce nei valori di “Libera”. Sono già una trentina e danno il loro contributo con il servizio di doposcuola, gratuito e online. “È un bel segnale, che conferma l’efficacia e l’importanza di lavorare in rete – spiega il vicedirettore della Caritas diocesana, Fabio Sammito -. I cantieri educativi sono un punto di riferimento per numerose comunità della diocesi di Noto. Operano anche attraverso il sostegno, oltre che della Caritas, di altri enti, tra tutti la Fondazione di Comunità Val di Noto”.