La Commissione per la sanità pubblica del Parlamento europeo (Envi) sta lavorando affinché l’Ue possa acquistare ventilatori, mascherine e le altre attrezzature mediche necessarie da mettere a disposizione degli ospedali. “È stato istituito un programma per raccogliere attrezzature mediche (attraverso rescEU) e garantire così che le forniture necessarie arrivino rapidamente agli Stati membri che vivono una carenza di attrezzature” necessarie per curare i pazienti, proteggere gli operatori sanitari e contribuire a rallentare la diffusione del virus, dice una nota da Bruxelles. Il Parlamento sta anche lavorando con gli Stati membri per “approvare rapidamente 40 dei 50 milioni di euro per le attrezzature mediche di terapia intensiva e i dispositivi di protezione personale, come le mascherine riutilizzabili”. Perché l’Ue possa avere “una posizione negoziale più forte sul mercato mondiale”, gli Stati membri stanno “unendo le forze nell’ambito dell’accordo sugli appalti congiunti per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, ventilatori, respiratori e articoli necessari per i test sul coronavirus”. “Non lo diciamo a sufficienza e non abbastanza forte: l’Europa sta facendo tutto il possibile per salvare vite umane”, sottolinea Pascal Canfin, presidente della Commissione parlamentare. “Per la prima volta, stiamo usando i fondi dell’Unione per sostenere gli sforzi degli Stati membri per combattere il virus. È la solidarietà dell’Ue in azione”.
Grazie al meccanismo di protezione civile dell’Ue, informa ancora Bruxelles, più di 1.800 cittadini sono stati rimpatriati da tutto il mondo in seguito allo scoppio del Covid-19.