“Un pensiero speciale per la città di Bergamo e per i sacerdoti che stanno soffrendo, ma stanno anche scrivendo pagine di vero eroismo”. È cominciato con questa preghiera l’Angelus guidato in diretta streaming dal card. Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro. Meditando poi, con il Rosario, i Misteri della Luce, il cardinale ha ricordato che il primo di essi ci presenta Gesù lungo le rive del Giordano: “Seguiamo Gesù, che va al Giordano dove Giovanni il Battista sta battezzando e appena vede Gesù esclama: ‘Ecco l’ Agnello di Dio, colui che prende su di sé il peccato del mondo’. Anche il nostro peccato”. Il secondo Mistero della Luce ci porta a Cana di Galilea, ad una festa di nozze. “Maria vede il disagio nel volto degli sposi, interviene come fa una mamma”, ha commentato il cardinale: “Prega Gesù, e Gesù compie il miracolo. Attraverso Maria, Gesù salva la gioia di una famiglia. Avvenga anche oggi lo stesso miracolo”. Il terzo Mistero della Luce, ha detto Comastri, “ci presenta Gesù che percorre strade della Palestina, annuncia il Vangelo del Regno e proclama le sue vere Beatitudini. È bello riascoltare soprattutto questa: ‘Beati coloro che sono nel pianto, perché saranno consolati’. Aspettiamo il compimento di questa beatitudine, soprattutto in questo momento”. Il quarto Mistero della Luce, ha proseguito il cardinale, ci porta sul monte Tabor, dove “tre apostoli ebbero il dono, la gioia di vedere anticipato il Paradiso. Videro Gesù nello splendore della sua divinità. Anche noi con la fede possiamo intuire quel momento”. Il quinto Mistero della Luce ci conduce nel Cenacolo. “È il momento culminante della vita di Gesù”, ha commentato Comastri: “Gesù sente intorno a sé aria di tradimento, un abisso di cattiveria, e risponde con un abisso di misericordia, di bontà. Ci dona l’Eucaristia e il comandamento dell’amore, che ci distingue da tutti”.