“Italiani, siamo con voi: siate fiduciosi e andrà tutto bene”: è il messaggio che ha lanciato, da Damasco, Antonio Aparecido Silva, responsabile della missione di Azione contro la fame, organizzazione umanitaria leader internazionale nella lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo. Con un messaggio video scandito in italiano, Aparecido Silva, di origini italiane, rivolge al Paese un “abbraccio virtuale”, per restituire l’amicizia e la vicinanza dimostrata in questi anni alla Siria e al suo popolo.
Grazie alla generosità e al sostegno dell’Italia, infatti, Azione contro la fame, nell’ultimo anno, ha aiutato in Siria oltre 2,9 milioni di persone, ripristinando i punti di accesso all’acqua, installando impianti idrici, servizi igienici e serbatoi. Con una cifra che si avvicina al milione di sfollati dallo scorso dicembre, a causa dell’escalation del conflitto, i bisogni umanitari legati all’acqua, del resto, colpiscono già 15,5 milioni di persone in Siria. La distruzione delle infrastrutture nelle aree in cui si registrano le ostilità causa, infatti, una riduzione dell’accesso all’acqua. L’aumento degli spostamenti interni, inoltre, aumenta la pressione sulle fonti d’acqua esistenti. L’inquinamento delle fonti idriche causate dal deterioramento delle infrastrutture si riflette, inevitabilmente, anche sulla salute della popolazione siriana. “Il ripristino dell’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari di base” è la priorità di Azione contro la fame, presente in Siria dal 2008. Dalle sue tre sedi (Aleppo, Damasco e Al-Hasaka), l’organizzazione, grazie anche al sostegno degli italiani, ha avviato 29 progetti di approvvigionamento idrico, servizi igienico-sanitari in sette province, due progetti utili per la riabilitazione e il miglioramento dei “ricoveri” e una attività di formazione nella zona rurale di Damasco.