Le ostetriche italiane, al pari di tutte le professioni sanitarie, sono in prima linea per la tutela della salute delle donne e dei nascituri, compiendo quotidianamente sforzi immani nonostante le note condizioni di insufficienza di protezioni individuali e di carenza di organico, in particolare – affermano le componenti del Comitato centrale della Federazione nazionale degli ordini della professione di ostetrica – nelle zone in cui l’epidemia di Covid-19 continua a essere elevata. Questi sforzi però rischiano di essere vanificati, o comunque mortificati, se le autorità preposte non iniziano a garantire l’adeguata assistenza a chi ha contratto il virus: cittadini e professionisti sanitari, comprese le ostetriche. La Fnopo ribadisce con forza la necessità di creare un turn over delle ostetriche attualmente in campo attraverso misure che già da ora Regioni, Istituzioni e aziende ospedaliere possono adottare: “Ricollocazione del personale infermieristico dalle UuOo di Ostetricia e ginecologia e neonatologie, dove attualmente è in forze, nei reparti di malattie infettive e rianimazione sempre più al collasso. Contestualmente procedere con l’immediata assunzione di personale ostetrico, già attivabile e disponibile, attingendo dalle graduatorie concorsuali in vigore e anche attraverso le indicazioni di reclutamento previste dal Dl n. 14/2020”. L’implementazione di personale ostetrico “consentirà di garantire la continuità assistenziale anche alle donne in gravidanza positive al Coronavirus e trasferite in malattia infettiva o rianimazione”.