(Milano) “O mia bela Madunina che te dominet Milan”, “conforta coloro che più soffrono nei nostri ospedali e nelle nostre case”; “sostieni la fatica dei tuoi figli impegnati nella cura dei malati”; “infondi sapienza nelle decisioni”. L’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, questo pomeriggio è salito sulle terrazze del duomo di Milano per rivolgere un’invocazione alla Madunina, la cui statua – simbolo religioso e civile della città e della diocesi – sormonta la guglia maggiore della cattedrale. Esprimendosi in varie lingue, e citando la nota canzone nel dialetto milanese, Delpini ha affermato ancora, rivolgendosi alla Madonna: “Aiutaci a rifiutare le immagini di un Dio lontano, indifferente, vendicativo”; “non permettere che noi ci dimentichiamo di coloro che soffrono vicino e lontano per l’assurdità della guerra, l’ingiustizia della miseria”. In questi giorni, in cui tutte le celebrazioni sono sospese per evitare il diffondersi del contagio da coronavirus, l’arcivescovo ha raccomandato ai fedeli di coltivare la preghiera personale recuperando il contatto con Dio, nonostante il digiuno eucaristico. Il breve momento di preghiera si è concluso con una benedizione alla città e alla diocesi.