Papa Francesco: “vi accompagno da qui” e “farò gli esercizi dalla mia camera”
“Vi accompagno da qui. Farò gli Esercizi nella mia camera, seguendo le prediche di padre Bovati, che ringrazio tanto. Prego per voi: per favore, fatelo per me”. È il breve messaggio – rilanciato da Vatican news – inviato dal Papa e letto ieri da padre Pietro Bovati, teologo della Pontificia Commissione Biblica e predicatore degli esercizi spirituali di quest’anno per la Curia Romana, in corso ad Ariccia. Papa Francesco, come aveva annunciato lui stesso al termine dell’Angelus di ieri, è alle prese con un raffreddore che gli ha impedito di essere fisicamente con i suoi confratelli cardinali e vescovi nella cittadina dei Castelli Romani. (clicca qui)
Polonia: centenario nascita di Giovanni Paolo II. Preparativi in corso. Il 4 marzo prima del docufilm “Mi piace guardare l’alba”
Mercoledì 4 marzo a Cracovia è prevista la prima di “Mi piace guardare l’alba”, uno dei numerosi docufilm sulla vita e sul magistero di Giovanni Paolo II. In occasione del centenario della nascita del Papa polacco non solo il parlamento di Varsavia con una speciale delibera ha dedicato l’intero 2020 al “più importante dei padri dell’indipendenza della Polonia”, ma lo ha fatto anche il parlamento di Vilnius poiché “con la sua opera e la sua autorità, Giovanni Paolo II ha contribuito al cambiamento del sistema di valori dei cittadini lituani nonché sostenuto le aspirazioni indipendentiste del Paese”. All’inizio dell’anno, mons. Stanisław Gądecki, presidente dell’episcopato polacco, si è rivolto ai vescovi di tutto il mondo affinché sostengano il riconoscimento di Giovanni Paolo II quale dottore della Chiesa e compatrono d’Europa. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Cei, “dialogo serrato con le istituzioni per la salute di tutti”
“Non è mancato in questi giorni un dialogo serrato tra la Segreteria generale della Cei e le istituzioni del Paese, in cui si sono condivise la preoccupazione per la salute di tutti e la collaborazione per ridurre smarrimenti e paure e, nel contempo, sono state rappresentate le attese delle comunità cristiane”: lo ricorda una nota della Cei. “A questo punto, il pieno rispetto delle disposizioni governative esprime la doverosa disponibilità a condividere fino in fondo le difficoltà che il Paese sta attraversando – commenta il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei –: è il momento di una corresponsabilità nella quale la Chiesa porta il suo contributo di preghiera, di speranza e di prossimità. Questa prova deve poter costituire un’occasione per ritrovare una solidarietà che affratella”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: vescovi lombardi, “continuare a celebrare messe feriali senza partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo”
“In ordine alla celebrazione dell’eucaristia il nostro desiderio più profondo era e rimane quello di favorire e sostenere la domanda dei fedeli di partecipare all’Eucaristia. Considerata la comunicazione odierna della Cei – che interpretando il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, invita a non celebrare le sante messe feriali con il popolo – chiediamo ai sacerdoti, alla luce della delicata situazione sanitaria e delle richieste delle autorità competenti, di continuare a celebrare le sante messe feriali senza la partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo”. Lo scrivono, in una nota congiunta, i vescovi delle diocesi di Milano, Bergamo, Mantova, Como, Vigevano, Crema, Lodi, Cremona, Pavia e di Brescia. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Roma, mercoledì riapre la chiesa di San Luigi dei Francesi
“Ogni rischio di eventuale contagio da parte di un sacerdote della chiesa San Luigi dei Francesi è stato escluso da parte dei servizi del sistema regionale Asl Roma 1”. Lo annuncia, oggi, in una nota l’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. “Conformemente alle direttive le misure precauzionali nei confronti dei sacerdoti della comunità sono state revocate. La chiesa di San Luigi dei Francesi riaprirà mercoledì al pubblico”, fa sapere la nota. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Commissione europea, in campo una task force per coordinare le risposte
(Bruxelles) Poiché “il livello di rischio nell’Ue è stato innalzato da moderato ad alto” la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, oggi in una conferenza stampa a Bruxelles ha annunciato la messa in funzione di un “team per la risposta al Coronavirus”. Si tratta di cinque commissari che dovranno coordinare il lavoro per fermare il contagio del Covid-19. Del gruppo fanno parte Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, Stella Kyriakides, responsabile per la salute, Ylva Johansson, che si occuperà delle questioni legate ai confini, Adina Vălean, responsabile per la mobilità, e Paolo Gentiloni, per gli aspetti macroeconomici. Il loro compito si muoverà lungo tre direttrici: gli aspetti medico-sanitari, con attenzione alla “prevenzione e all’approvvigionamento di misure di soccorso, all’informazione e alle previsioni”, in “stretta collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e l’Agenzia europea per i farmaci”. (clicca qui)
Migranti al confine Grecia-Turchia: mons. Rossolatos (Atene), “spinti dai turchi e respinti dai greci”
Scontri al confine tra Grecia e Turchia dove decine di migliaia di rifugiati e immigrati cercano di entrare in Europa, respinti dalla Polizia e dall’Esercito greco. Man mano che aumenta la pressione la Grecia invia rinforzi. Venerdì scorso il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva annunciato che avrebbe permesso il transito dei migranti verso i Paesi dell’Ue a seguito dell’intensificarsi del conflitto armato a Idlib, in Siria, dove combattono anche militari della mezzaluna, a fianco dei miliziani islamisti, oppositori del regime di Assad. Una scelta, quella di Erdogan, motivata dalla richiesta all’Ue di mantenere gli accordi stipulati nel 2016, quando i Paesi membri promisero 6 miliardi di euro di aiuti ad Ankara per finanziare l’accoglienza non solo dei siriani, e non solo, in fuga dalla fame e dalle guerre. “La pressione di questa massa di povera gente è enorme”, commenta mons. Sevastianos Rossolatos, arcivescovo di Atene e presidente della Conferenza episcopale di Grecia che al Sir cerca di fare il punto della situazione. (clicca qui)