(Strasburgo) “L’Europa si trova di fronte a una terribile realtà: i reati generati dall’odio antisemita e anti-musulmano, nonché altre forme di odio razziale si moltiplicano a un ritmo allarmante. L’esempio più recente è dato dalla sparatoria ad Hanau, in Germania, dove 9 persone sono state uccise e molte altre ferite da un estremista. Tali atti efferati sono spesso suscitati da parole velenose e da teorie complottiste diffuse sui social media e su internet”: la segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, commenta il rapporto annuale Ecri (organismo di esperti indipendenti del CdE preposto alla lotta contro il razzismo e l’intolleranza) che lancia un allarme sui discorsi di odio e le loro ricadute nella vita di ogni giorno. “Crescente influenza delle politiche ultra-nazionaliste e xenofobe in Europa, incitamento all’odio in rete, antisemitismo e islamofobia dilaganti, ambiente sempre più ostile per le Ong che lavorano con gruppi vulnerabili: sono queste le tendenze allarmanti – si legge in una nota che accompagna il rapporto – e le nuove sfide legate all’intelligenza artificiale delineate dall’Ecri”. Pejčinović Burić, a margine della presentazione del rapporto, avvenuta ieri, ha dichiarato: “dobbiamo porre fine alla diffusione della retorica nociva da parte di estremisti razzisti che colpisce le fondamenta stesse delle nostre democrazie. I nostri Stati membri devono lavorare insieme contro la crescente minaccia proveniente dai movimenti di destra, anche attraverso la cooperazione con l’Ecri”.
Nel rapporto si legge fra l’altro: “i discorsi di odio online, che sarebbero stati inaccettabili in passato, sono ormai un fatto quotidiano e il dibattito democratico viene minato da opinioni polarizzate”. Discorsi d’odio di cui fanno le spese le donne, le comunità religiose, cristiani compresi, le minoranze (rom). Una sottolineatura particolare riguarda la comunità Lgbti. Il documento aggiunge: “non solo i partiti ultra-nazionalisti e xenofobi si sono aggiudicati seggi alle elezioni europee in diversi Paesi, ma i partiti tradizionali hanno adottato politiche restrittive. Il razzismo e l’intolleranza favoriscono l’odio e la violenza e rappresentano un rischio per tutti noi”.