Sconcerto e preoccupazione: così alcune delle principali agenzie italiane leader nel settore dei viaggi culturali e di carattere religioso e di pellegrinaggi – l’Opera diocesana pellegrinaggi Torino (Odp), la Duomo Viaggi (agenzia viaggi di riferimento della diocesi di Milano) e l’Orp, Opera romana pellegrinaggi (diocesi di Roma) – commentano al Sir la decisione di Israele di vietare l’ingresso ai visitatori italiani diretti nel Paese. Per quelli in arrivo nella giornata di oggi viene prevista l’auto-quarantena, pena il divieto di entrare. “Siamo costantemente collegati con la Farnesina, con i nostri corrispondenti locali, e stiamo cercando di fare fronte a questa situazione che oggettivamente consideriamo assurda”: è il severo commento di don Massimiliano Arzaroli, direttore della Pastorale del turismo e tempo libero della diocesi Torino e presidente dell’Opera diocesana pellegrinaggi. “La prima cosa da fare adesso è di riportare in Italia i nostri pellegrini che stanno ultimando i loro tour in Terra Santa, oltre a quelli che non riusciamo a ‘riproteggere’ in altre mete a causa del blocco di Israele e Giordania, destinazioni sovente collegate nei nostri itinerari”. “Stiamo, inoltre, annullando i viaggi previsti nei prossimi giorni in tutti quei Paesi che hanno chiuso i confini agli italiani. La speranza è che questo blocco venga rimosso al più presto perché sta creando seri problemi”. La situazione è in continua evoluzione: l’Odp monitora costantemente le informazioni in arrivo, in particolare per quanto riguarda la Terra Santa, che, con oltre 2mila pellegrini l’anno, rappresenta il principale ramo di attività dell’Odp Torino. “Prendiamo atto della decisione – afferma da Roma don Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi -. Come agenzie e tour operator avevamo già espresso tutta la nostra preoccupazione e sconcerto per il blocco deciso dalla Giordania chiedendo al Paese di tornare sui suoi passi. Oggi arriva la chiusura di Israele. Stiamo lavorando per posticipare le date dei viaggi già fissati in questo periodo. Le persone manifestano la voglia di andare ma occorre attenersi alle disposizioni. Avevamo dei voli con pellegrini che adesso resteranno a casa in attesa che tutto si sistemi quanto prima. Si lavora per evitare ogni altro disagio ai nostri pellegrini”. Dello stesso avviso anche Giorgio Trivellon, amministratore delegato di Duomo Viaggi: “Prendiamo atto, non possiamo fare altro. Israele è una delle mete più richieste e significative per cui la chiusura dei confini ai viaggi dall’Italia ci provoca non pochi problemi. Stiamo contattando tutta la nostra clientela (singoli, diocesi, parrocchie gruppi…) in partenza per annullare i viaggi e cercare di capire con loro se si riesce a spostarli in avanti”. “La speranza – afferma – è che tutto rientri quanto prima perché le misure adottate sembrano spropositate. Abbiamo voli in partenza con pellegrini di tutte le diocesi tra cui anche la nostra. Bisogna fare chiarezza perché è necessario riprendere i viaggi quanto prima”.