Bulgaria: Papa Francesco dona a Neofit due reliquie. Mons. Pecorari, “volontà del Pontefice pregare per unità dei cristiani”

Credit - Nunziatura Apostolica in Bulgaria

Nel consegnare i frammenti delle reliquie di san Clemente e di san Potito, quale dono di Papa Francesco al patriarca Neofit a Sofia questa mattina, il nunzio apostolico in Bulgaria, mons. Anselmo Guido Pecorari, ha sottolineato che “oggi la reliquia di san Clemente Papa ritorna, con quella di san Potito, in queste terre, in cui hanno vissuto i due santi martiri e che sono state testimoni dell’opera missionaria dei santi Cirillo e Metodio”. Ricordando la visita del Papa in Bulgaria lo scorso maggio, il rappresentante pontificio ha citato le parole del Santo Padre sottolineando ciò che unisce la Chiesa ortodossa di Bulgaria alla Chiesa di Roma pur nella non piena comunione e nella diversità delle tradizioni”. Il dono prezioso delle reliquie è segno della volontà del Papa, ha precisato mons. Pecorari, dia “cercare e pregare per l’unità dei cristiani” e del “rispetto reciproco che caratterizza i rapporti tra la Santa Sede e il Patriarcato ortodosso di Bulgaria”.
Le reliquie potranno essere venerate dal 24 marzo prossimo nell’antica basilica di Santa Sofia dove saranno accolte da una cerimonia solenne mentre il 25 marzo è previsto un convegno scientifico e una divina liturgia presieduta dal patriarca Neofit. Secondo la tradizione san Clemente e san Potito sono vincolati all’antica Serdica, nome originario di Sofia. San Clemente è considerato il primo vescovo di Serdica mentre san Potito, originario di Serdica, è stato martirizzato all’epoca dell’imperatore Antonino Pio e sepolto nella Puglia italiana, nell’attuale città di Tricarico. È uno dei dieci santi di Sofia e il suo nome è legato a molte guarigioni miracolose.

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