Quaresima: mons. Panzetta (Crotone), “interrogarsi su quanto la Buona Notizia ha cambiato e convertito la propria vita”

“L’itinerario quaresimale non consiste in un generico richiamo al rinnovamento spirituale e alla conversione, ma è un cammino comunitario che noi facciamo con la Chiesa stessa, nostra Madre, alla sequela di Cristo, fino al recupero della piena libertà di figli, in una vita nuova”. Lo ha scritto nel messaggio alla diocesi per il tempo di Quaresima mons. Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo di Crotone-Santa Severina. “Invito tutta la nostra Chiesa diocesana a vivere l’itinerario quaresimale come un percorso” – ha scritto il presule – esortando a “intraprendere itinerari che tengano conto dei vari aspetti del cambio di vita che si genera quando si accoglie seriamente la grazia della Pasqua di Cristo nella propria esistenza”.
Per mons. Panzetta, “la proposta della conversione, come meta ecclesiale del pellegrinaggio quaresimale, deve esser presentata come un cammino nel quale tutti devono inseguire lo stesso obiettivo ma secondo tappe e modalità diverse”, in quanto “ognuno ha il proprio cammino di vita, che conosce tappe e tempi dettati dalla grazia di Dio e dalla originalità di ogni persona che ha qualità e limiti particolari”. Rivolgendosi ai parroci, mons. Panzetta ha auspicato che “le comunità vivano il cammino quaresimale come un percorso serio di ascolto rinnovato del Kerigma, nel quale ognuno, sia personalmente abilitato a interrogarsi su quanto la Buona Notizia abbia cambiato e convertito la propria vita”.

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