(da Bari) “La collaborazione tra le diocesi per la formazione professionale”. E’ uno dei temi a cui si è accennato nel primo momento di confronto tra i vescovi, al “tavolo” del Castello Svevo di Bari. Lo ha riferito mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, vicepresidente della Cei e coordinatore del Comitato organizzatore dell’incontro promosso dalla Chiesa italiana a Bari sul Mediterraneo, durante la prima conferenza stampa dei lavori. Rispondendo alle domande dei giornalisti, mons. Raspanti ha anticipato un tema di cui i 58 vescovi delegati discuteranno domani, e del quale si sono sentiti alcuni accenni durante il confronto nei “tavoli” di oggi al Castello Svevo. “Formare i formatori e lanciare alcuni progetti di lavoro, anche perché molti cristiani – e non solo dall’Africa – abbandonano i loro Paesi”, una delle proposte che domani approfondiranno i vescovi. Raspanti, in proposito, ha citato il caso dell’Italia meridionale: “35mila persone all’anno partono dalla Sicilia”. Se continua tale tendenza, e la si associa al calo delle nascite, “nell’Italia meridionale, tra 10, 20 o 30 anni, il Nord peserà per il 60% e il Sud per il 20-30%. Già oggi ci sono squilibri interni agli Stati”.