Diocesi: Grosseto, domani un incontro su accompagnamento e cura dei malati gravi. Partecipa anche don Angelelli

“L’accompagnamento e la cura del malato grave, tumorale o terminale” è il tema della tavola rotonda promossa giovedì 20 febbraio dalla diocesi di Grosseto per “offrire a tutti un’occasione di riflessione e confronto” su “come accompagnare le persone che si trovano a fronteggiare una malattia grave o incurabile” (Auditorium dell’ospedale Misericordia – ore 18). “È con questo sguardo – commenta don Paolo Gentili, vicario generale della diocesi di Grosseto – che desideriamo offrire a tutti questo spazio di riflessione e condivisione”. Interverrà don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, che pochi mesi fa ha siglato l’accordo con l’Azienda sanitaria locale Roma 1 per il progetto degli infermieri di prossimità, partito, a livello sperimentale, in Lazio, Piemonte e Basilicata, coinvolgendo le diocesi di Alba, Roma e Tricarico. Grazie a questo accordo, sono le parrocchie a offrirsi come “luogo di incontro” fra le necessità di malati terminali o in situazioni di cronicità e il Ssn così da evitare che la malattia diventi “ulteriore fonte di povertà”. Oltre all’intervento di don Angelelli ci sarà la testimonianza di Anna Paola Pecci, medico palliativista della Asl Toscana sud est e psico-oncologa, che racconterà la sua esperienza professionale e umana a contatto con malati terminali, e di Carla Minacci, presidente toscana dell’Associazione medici cattolici. “Accompagnare un malato grave, tumorale o terminale – il commento di don Gentili – è un momento emotivamente impegnativo per ognuno, nel quale è richiesta una iniezione di speranza sia per i malati che in chi è loro vicino”.
Domani mattina don Angelelli offrirà una meditazione a sacerdoti e diaconi della diocesi sul tema “‘Per le sue piaghe noi siamo stati guariti’ (Is 53,5): accompagnare i sofferenti con la potenza del Vangelo”.

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