“Il mondo non si salva con un bacio o una carezza ma con il sacrificio e donando la vita. La famiglia non si salva dando sempre di più cose anche utili ma non necessarie, ma con la presenza, con la vicinanza, con il dialogo”. Lo ha detto questa mattina mons. Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, nell’omelia della messa in occasione della festa della Madonna del Pilerio, patrona della città. “Una mamma non dovrebbe mai dire al figlio ‘poi ne parliamo’, la mamma non dovrebbe mai stancarsi del figlio. Dovrebbe entrare nel suo cuore”. Mons. Nolè ha invitato i genitori ad “aiutare i nostri ragazzi a essere liberi” affinché “non siano schiavi del gioco d’azzardo, della droga, del bullismo, non siano schiavi del niente”. Secondo una diffusa tradizione la devozione alla Madonna del Pilerio sarebbe nata nel 1576, dopo che, grazie alla fervida implorazione rivolta da un fedele alla Beatissima Vergine Maria, cessò la pestilenza che imperversava nella città. L’arcivescovo, ricordando ciò, ha evidenziato che “la peste di oggi è la mancanza di coscienza, di valori, di rispetto delle leggi, delle regole che ci aiutano a vivere come fratelli e sorelle, a rispettarci l’un l’altro”.