Giornata del malato: mons. Orofino (Tursi-Lagonegro), “la condizione della sofferenza richiama alla vera carità fraterna”

“La condizione della sofferenza è parte della vita dell’uomo ed essa ci richiama alla vera carità fraterna, che mette insieme premura, cura e accompagnamento spirituale”. Lo ha detto il vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Vincenzo Orofino, nell’omelia della messa che ha celebrato ieri in cattedrale con numerosi malati, operatori sanitari e i fedeli laici, convocati dall’Ufficio diocesano di pastorale della salute, nella Giornata mondiale del malato. Dopo una breve fiaccolata animata dall’Unitalsi, il vescovo ha celebrato l’Eucaristia con i sacerdoti. Durante la celebrazione il presule ha amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi e ha rinnovato il mandato ai ministri della comunione, ricordando l’importanza del loro servizio “di consolazione”, che “rende tangibile l’azione della Chiesa verso i sofferenti”. “Si è sempre più consapevoli che il ruolo dei ministri della comunione è legato alla cura della persona sofferente. Quanto vissuto rende visibile l’azione della Chiesa che si adopera per essere ‘la locanda del buon Samaritano che si prende cura di ogni uomo’, come ha sottolineato il Papa nel suo Messaggio per la Giornata del malato”, ha concluso.

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