Regno Unito: primate Welby, “Chiesa d’Inghilterra profondamente razzista. Cambiare per favorire l’accoglienza”

(Londra) “La Chiesa d’Inghilterra è ancora istituzionalmente, profondamente razzista”. Sono parole molto forti quelle usate dal primate anglicano Justin Welby al Sinodo generale della Chiesa di Stato inglese riunito, fino a domani, nella sede di “Church House” nel centro di Londra. Rispondendo al pastore Andrew Moughtin-Mumby, che raccontava l’esperienza di un suo parrocchiano che, insieme alla famiglia, era stato escluso da una chiesa anglicana perché di colore, l’arcivescovo di Canterbury ha detto di “provare vergogna e di voler scusarsi”. Ha anche aggiunto che la Chiesa deve cambiare per diventare più accogliente. Le parole del primate sono state pronunciate durante un dibattito sulla cosiddetta “generazione Windrush”, i migranti di colore, asiatici e di altre minoranze, arrivati nel Regno Unito a partire dagli anni Cinquanta, ai quali il governo di Theresa May ha negato il diritto di rimanere. Il Sinodo ha voluto esprimere gratitudine per il contributo importante dato da questi migranti, diventati cittadini britannici, alla vita della Chiesa. L’organo che guida la Chiesa di Stato inglese ha anche approvato all’unanimità una mozione con la quale si dà il via a uno studio che documenti l’impatto negativo sulla Chiesa d’Inghilterra del razzismo e chiesto che venga affidato a una persona esterna l’incarico di suggerire modi affinché l’accoglienza verso tutti sia davvero completa.

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