Il capitano Pietro Marrone e l’equipaggio della Mare Jonio hanno ricevuto dalle mani del sindaco Leoluca Orlando la cittadinanza onoraria della città di Palermo insieme all’equipaggio di Sea Watch e al capitano Carlo Giarratano del peschereccio Accursio Giarratano. “Per aver perseguito con coraggio, e assumendosene la piena responsabilità, il rispetto delle norme costituzionali e internazionali in materia di soccorso in mare – si legge nella motivazioni al conferimento della cittadinanza -, dall’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizioni di pericolo e conduzione in un porto sicuro al rispetto dei diritti umani”.
E ancora: “Per avere una visione che respinge ogni forma di egoismo, che difende la vita comunque e sempre, che si prefigge di impedire che nessuno debba affrontare la morte nel tentativo di raggiungere le coste europee, portando avanti una battaglia per l’intera umanità, facendo prevalere le leggi di emergenza del mare, auspicando che vengano rispettate da tutti e non divengano oggetto di strumentalizzazione istituzionale e politica”.
Infine, “per la passione e l’impegno di donne e uomini che lavorano a bordo quotidianamente, contribuendo a creare una città aperta e solidale, fondata sul rispetto della vita umana, donando speranza a chi l’ha perduta, moltiplicando i ponti tra mare e terra, ricostruendo umanità e difendendo i diritti di ogni essere umano”.
A ricevere la cittadinanza, in rappresentanza dell’equipaggio di Mare Jonio Alessandra Sciurba e Luca Casarini. “Da palermitana sono felice che ancora una volta la mia città si confermi terra di ponti e non di barriere – ha detto Sciurba -, porto sicuro di un Mediterraneo che non deve più essere cimitero e scenario di crimini come le catture libiche. Ed è bellissimo essere qui oggi con i nostri compagni di vento Sea-Watch e Carlo Giarratano”.
“Fino a ieri ero un uomo quasi arrestato solo per avere portato in salvo delle persone, oggi ricevo la cittadinanza onoraria di Palermo, un riconoscimento prezioso per me e per tutto l’equipaggio”, ha sostenuto Pietro Marrone.