Secondo suor Eugenia Bonetti, veterana delle suore anti-tratta, “bisogna lavorare insieme e e chiedere ai governi di assolvere al dovere dell’accoglienza in modo corretto. Altrimenti le ragazze, non trovando lavoro e alloggio, finiscono nelle mani dei trafficanti”. È il suo parere al Sir in occasione della VI Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Anche se, precisa la religiosa, “non basta puntare il dito contro i governi se non partiamo da noi, dalla formazione delle coscienze nelle nostre comunità”. Le religiose che si battono contro la tratta sono riunite nella rete internazionale Talitha Kum, che fa anche lavoro di prevenzione nei Paesi di provenienza delle giovani sfruttate. Oggi, 8 febbraio, a Roma il Comitato internazionale della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone organizza una veglia di preghiera nella Basilica di Sant’Antonio da Padova in Laterano (via Merulana, 124/b, ora 18.30). Domani, 9 febbraio, alle 10, partirà la Marcia “Insieme contro la tratta” con ritrovo davanti a Castel Sant’Angelo e arrivo a piazza San Pietro per partecipare all’Angelus con Papa Francesco. In tutte le comunità cattoliche del mondo si svolgeranno iniziative. L’hashtag della Giornata per partecipare l’8 febbraio tramite i social è #PrayAgaintsTrafficking.