“Noi dobbiamo valorizzare più e meglio i grandi carismi che abbiamo attraverso i consacrati e le consacrate”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, durante l’omelia della celebrazione eucaristica della Giornata per la vita consacrata tenutasi nella chiesa di San Raffaele Arcangelo, nel quartiere di Madonna Alta, nel pomeriggio del 2 febbraio. “Sempre più spesso sento dirvi – ha proseguito il cardinale nell’omelia –: ‘Siamo anziani, siamo anziane, cosa possiamo fare fuorché pregare?’. Ma noi dobbiamo ringraziare Dio per quello che abbiamo. Vi pare poco pregare? La vita di un prete, di un vescovo, di una religiosa, di un consacrato vale meno dal momento che è anziano? Dio non guarda alle vocazioni per quello che producono o per la loro efficienza. Guardate le cose con l’occhio di Dio e per questo devo ringraziarlo per i tanti doni delle vocazioni che ci sono nella nostra Chiesa”. Il presule ha poi tracciato una sorta di “censimento” della presenza attiva della vita consacrata nell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve: “Siete tutti e tutte punto di riferimento per la nostra comunità – ha sottolineato – anche per i servizi concreti da voi offerti. Pensate all’Ospedale di Santa Maria della misericordia, punto di riferimento per tutta la sanità umbra, dove transitano al giorno dalle 10mila alle 12mila persone e abbiamo quattro frati minori francescani consacrati a questo servizio nel portare conforto a malati e loro familiari nei vari reparti. Come non ricordare le congregazioni impegnate nel settore della scuola e dell’educazione o nell’assistenza a malati e anziani in diverse strutture. È una grazia di Dio la vita consacrata e non finiremo mai di ringraziare il Signore per averla donata all’umanità”. Commentando il vangelo, il card. Bassetti ha esortato i consacrati e le consacrate a seguire Gesù: “La vostra non è una scelta che si fa una volta per tutte, ma è una scelta che si rinnova ogni giorno, altrimenti i vostri entusiasmi diventano come un fuoco di paglia. La vocazione non è un fatto statico, la vocazione è dinamica. Dio ci chiama ad incontrarlo attraverso la fedeltà, la preghiera e la carità, che è la testimonianza concreta delle famiglie religiose”.