Un appello a cancellare il Memorandum tra Italia e Libia firmato nel 2017 d’allora presidente del Consiglio Gentiloni e mai ratificato dal Parlamento, viene nuovamente lanciato oggi dalla Campagna Io accolgo, che riunisce le principali organizzazioni cattoliche e laiche che si occupano di migranti. Il governo ha infatti annunciato che il Memorandum sarà rinnovato il 2 febbraio senza modifiche, nonostante gli impegni a modificarlo assunti tre mesi fa. Le ragioni di questa scelta risiederebbero nel fatto che è impossibile aprire una trattativa con un “governo che non risponde”. “Come se non si fosse consapevoli che in Libia si sta combattendo una guerra civile e che non ci sono interlocutori istituzionali credibili con cui aprire una trattativa – osservano i promotori della campagna –. In un quadro simile, qualsiasi governo serio deciderebbe di sospendere immediatamente l’accordo, mancando l’interlocutore con cui quell’accordo è stato contratto”. Gli effetti del rinnovo automatico faranno sì che si “continuerà a finanziare la guardia costiera libica – per lo più formata da quegli stessi trafficanti che si dice di voler fermare – perché riporti i migranti in fuga nei lager dove sono sottoposti a ogni tipo di tortura e dove si può morire a causa dei bombardamenti”. “Crediamo che l’unica scelta umana da compiere subito sarebbe quella di svuotare i lager e trasferire chi vi è trattenuto”, sottolineano le organizzazioni, chiedendo “l’evacuazione di tutti i migranti trattenuti nei centri libici, l’apertura di corridoi umanitari europei, il ripristino di un’operazione vera di soccorso in mare, un’Italia e un’Europa impegnate nell’accoglienza, il rispetto dei diritti umani fondamentali, a cominciare dal diritto alla vita”. Domattina sarà lanciata un’iniziativa di mail bombing, invitando a inviare una mail ai ministri Di Maio e Lamorgese con queste richieste. Fanno parte del Comitato promotore della Campagna, tra gli altri: A Buon Diritto, Acli, ActionAid, Arci, Asgi, Caritas italiana, Casa della Carità, Centro Astalli, Cnca, Comunità di S.Egidio, Federazione Chiese evangeliche in Italia, Focsiv, Fondazione Migrantes, Forum Terzo settore, Gruppo Abele, Medici senza frontiere, Oxfam, Save the Children Italia.