(Londra) “Per la Quaresima abbiamo preparato un libro intitolato ‘Dire sì alla vita’, dedicato all’ambiente, con una riflessione per ciascuno dei quaranta giorni, che verrà diffuso in tutte le 4.700 scuole anglicane elementari e superiori. Stiamo anche rivedendo gli investimenti della ‘Chiesa d’Inghilterra’ per assicurarci che non violino la nostra politica ambientale”. È il vescovo Nicholas Holtam, responsabile della diocesi di Salisbury, portavoce in materia di ambiente per la Chiesa d’Inghilterra a spiega al Sir le ultime iniziative anglicane per rallentare l’emergenza climatica. “Gli effetti peggiori dell’inquinamento si sentiranno soltanto tra circa quindici anni e molti, quindi, non si preoccupano. È difficile convincerli ad agire”, spiega il vescovo anglicano. “La Chiesa d’Inghilterra si è data come obiettivo di azzerare, entro il 2015, le emissioni di CO2 nelle 40mila chiese e negli altri edifici che gestiamo”, continua il vescovo Holtam. “Per questo abbiamo cominciato un sondaggio, da realizzare in ogni parrocchia, con il quale sarà possibile calcolare l’impronta di carbonio di ciascuna chiesa. L’obiettivo è scoprire se qualche parrocchia ancora usa energia non rinnovabile e anche capire se è possibile evitare sprechi di calore, isolando meglio gli edifici. La Chiesa d’Inghilterra incoraggia i parrocchiani a piantare alberi e ad andare oltre la chiesa come edificio, considerandola, piuttosto, come uno spazio ambientale da proteggere”.