In Italia c’è “esigenza di cultura”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Benevento all’inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 dell’Università del Sannio.
Il Capo dello Stato, riferendosi a quanto pronunciato poco prima dal rettore dell’Ateneo, Gerardo Canfora, lo ha ringraziato per “il suo riferimento alla cultura dell’odio e dell’intolleranza – alla pseudocultura di odio e intolleranza” – che “è importante in un momento in cui il mondo attraversa condizioni di particolare incertezza che si rinnovano periodicamente ma che sono, in questo momento, particolarmente allarmanti”. “La risposta – ha ammonito Mattarella – è qui, in questo Ateneo come negli altri. La risposta a queste deviazioni e a queste distorsioni risiede nella cultura, nel messaggio, nella trasmissione, nel rafforzamento di civiltà che la cultura consente e assicura attraverso i nostri atenei”.
Il presidente ha poi ricordato “un triste episodio di questi giorni che sottolinea l’importanza della comunanza di studio che attraversa le frontiere. Tutto il mondo dello sport, ogni continente, è rattristato dalla morte di Kobe Bryant, con una tristezza che ha il fondamento non soltanto per la sua capacità e la sua popolarità, ma, per il nostro Paese, perché si era formato qui, nelle nostre scuole elementari e medie”. Per Mattarella, “la comunanza di studi è quella che, al di sopra e molto di più dei legami politici istituzionali ed economici, lega davvero l’umanità attraverso i suoi confini”. Per questo, ha proseguito, “in questa stagione – ripeto – di incertezze internazionali, la comunanza di rapporti umani che si crea con gli studi in comune è l’antidoto ai pericoli che attraversa la comunità internazionale”.