Papa Francesco: messa Giornata Parola di Dio, “ascoltare quella sola parola che ci parla di vita”

Foto Calvarese/SIR

“Gesù cominciò a predicare da lì: non dall’atrio del tempio di Gerusalemme, ma dalla parte opposta del Paese, dalla Galilea delle genti, da un luogo di confine. Cominciò da una periferia”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa che ha celebrato ieri nella basilica di San Pietro, in occasione della prima Giornata della Parola di Dio, osservando un messaggio in quel fatto. “La Parola che salva non va in cerca di luoghi preservati, sterilizzati, sicuri. Viene nelle nostre complessità, nelle nostre oscurità”. Ricordando quelle volte che “siamo noi a chiudere la porta, preferendo tener nascoste le nostre confusioni, le nostre opacità e doppiezze”, il Pontefice ha evidenziato che “Gesù non ha paura di esplorare i nostri cuori, i nostri luoghi più aspri e difficili”. “Solo il suo perdono ci guarisce, solo la sua presenza ci trasforma, solo la sua Parola ci rinnova”. Qundi, l’incoraggiamento ad aprire a Lui “le nostre vie più tortuose, quelle che noi abbiamo dentro e che non vogliamo vedere o nascondiamo”. “Lasciamo entrare in noi la sua Parola”. Nell’omelia del Papa poi la riflessione su chi furono “i primi destinatari della chiamata”, cioè “dei pescatori”: “Non persone accuratamente selezionate in base alle capacità o uomini pii che stavano nel tempio a pregare, ma gente comune che lavorava”. “Per seguire Gesù non bastano i buoni impegni, occorre ascoltare ogni giorno la sua chiamata”, ha osservato Francesco. “Abbiamo bisogno della sua Parola – è stata la constatazione del Papa -: di ascoltare, in mezzo alle migliaia di parole di ogni giorno, quella sola Parola che non ci parla di cose, ma ci parla di vita”. Infine, l’invito a fare  spazio “dentro di noi alla Parola di Dio”. “Leggiamo quotidianamente qualche versetto della Bibbia. Cominciamo dal Vangelo: teniamolo aperto sul comodino di casa, portiamolo in tasca con noi o nella borsa, visualizziamolo sul cellulare, lasciamo che ogni giorno ci ispiri. Scopriremo che Dio ci è vicino, che illumina le nostre tenebre, e che con amore conduce al largo la nostra vita”.

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