“A livello sociale, pesa una condizione materiale e morale di affanno permanente, un clima di precarietà diffusa, di incertezza e instabilità; e questo clima suscita disagio e malcontento, i cui effetti vanno oltre le stesse pagine della cronaca nera”. È la parte dell’introduzione del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, al Consiglio permanente dei vescovi italiani dedicata alle condizioni in cui versa il nostro Paese. “È notevole il carico che grava sulle spalle di gran parte della popolazione”, ha fatto notare il cardinale: “un carico di cui chi, tra noi, a volte si lamenta delle rinunce e dei sacrifici che la vocazione porta con sé, si rivela ben poco consapevole”. “È a questa gente – che sentiamo come la nostra gente – che vogliamo tornare a rivolgerci con disponibilità, in spirito di semplicità e di condivisione”, ha ribadito il presidente della Cei, rivelando che i vescovi guardano “con attenzione all’istituzione, con la Legge di bilancio, di un Fondo relativo all’assegno universale e ai servizi alla famiglia: vi riconosciamo una visione circa il valore sociale assicurato dalla famiglia, un passo rispetto alla libertà di scelta dei genitori sull’educazione dei figli, un percorso che incentiva i giovani nell’avvio di un’attività professionale e un tentativo di armonizzare l’esperienza delle genitorialità con quella lavorativa”. “Il sostegno alla famiglia richiede politiche affidabili e continuative, che finalmente introducano sgravi fiscali proporzionati al numero dei figli”, la ricetta della Cei, che per bocca del suo presidente ha elencato le “tanti preoccupazioni quotidiane” che gravano sulle famiglie: “figli che non nascono, figli che stentano a trovare un lavoro dignitoso, figli che prendono la strada dell’estero; e, ancora, le tante preoccupazioni e difficoltà che, in un odo o nell’altro, segnano ogni famiglia, negli affetti coniugali, nelle relazioni tra generazioni, nella cura prestata ad anziani, disabili e non autosufficienti; una cura tanto più impegnativa laddove si misura con la penuria di servizi sul territorio”. “Per il bene di tutti – l’appello – chiediamo che le forze politiche, insieme alle parti sociali, sappiano davvero investire sulla famiglia, riportandola nello spazio pubblico, quale luogo decisivo da cui far ripartire il Paese”.