“Battezzare un figlio è un atto di giustizia, per lui”. Lo ha spiegato il Papa, nell’omelia della messa celebrata ieri nella Cappella Sistina, nel corso della quale ha battezzato 32 neonati, 17 bambini e 5 bambine. “E perché?”, ha proseguito Francesco: “Perché noi nel Battesimo gli diamo un tesoro, noi nel Battesimo
gli diamo un pegno: lo Spirito Santo. Il bambino esce con la forza dello Spirito dentro: lo Spirito che lo difenderà, lo aiuterà, durante tutta la vita. Per questo è così importante battezzarli da bambini, perché crescano con la forza dello Spirito Santo”. “Questo è il messaggio che io vorrei darvi oggi”, ha affermato il Papa: “Voi portate i vostri figli oggi, perché abbiano dentro lo Spirito Santo. E abbiate cura che crescano con la luce, con la forza dello Spirito Santo, mediante la catechesi, l’aiuto, l’insegnamento, gli esempi che voi darete a casa”. “I bambini non sono abituati a venire alla Sistina, è la prima volta! Non sono abituati a stare chiusi in un ambiente anche un po’ caldo”, ha scherzato Francesco: “E non sono abituati a essere vestiti così, per una festa tanto bella come oggi. Si sentiranno un po’ a disagio in qualche momento”. “Non spaventarsi, lasciate piangere e gridare i bambini”, il primo consiglio del Papa: “Ma piuttosto, se il tuo bambino piange e si lamenta, forse è perché ha troppo caldo: togliete qualcosa; o perché ha fame: allattalo, qui, sì, sempre in pace”.