“Ancora orrore nel Mediterraneo. Ancora morti nel silenzio colpevole dei governi nazionali”. È quanto denuncia il Centro Astalli commentando la morte di almeno 12 migranti in un naufragio a largo della Grecia. “A bordo della nave – si legge in una nota – si segnala la presenza di circa 50 persone. In queste ore continuano le operazioni di ricerca e salvataggio”.
Il Centro Astalli “chiede che Stati membri e organismi sovranazionali si attivino per la creazione immediata di vie legali di accesso all’Ue per i migranti che legittimamente vogliono arrivarvi in cerca di futuro”.
“A pochissima distanza da noi, dall’altra parte del Mediterraneo, la guerra imperversa, dittature e violazioni dei diritti fondamentali vessano, opprimono e minacciano la vita di milioni di esseri umani”, sottolinea padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli. “Non siamo immuni a quello che accade a pochi passi da casa nostra. Ci salviamo – ammonisce il sacerdote – solo se lavoriamo per la pace nel mondo, mettendo in atto politiche internazionali di accoglienza, solidarietà, rispetto della dignità e della libertà umana”.
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