Una giornata di studio e formazione per assistenti spirituali e cappellani degli hospice. A promuoverla, il prossimo 14 gennaio nella propria sede a Roma, è l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei (via Aurelia 468 – inizio ore 8.30. “Il cappellano dell’hospice, sia quando inserito pienamente in una équipe, sia quando esercita un ministero che lo impegna solo in maniera parziale – spiega il direttore dell’Ufficio, don Massimo Angelelli –, ha necessità di focalizzarsi sugli obiettivi globali per il paziente, facendo crescere la propria professionalità nei confronti dei bisogni spirituali dei pazienti e dei loro cari, senza peraltro dimenticare gli operatori, che vedono la loro vita totalmente coinvolta in un denso clima di sofferenza e di prossimità emotiva”. Per questo “è utile approfondire la parte di condivisione, sia sotto il profilo del rapporto privilegiato che si instaura tra cappellano e persone che vivono l’esperienza dell’hospice, sia perché c’è molto bisogno di condivisione anche tra ‘pari’”. Sullo sfondo un tema importante: il documento sull’identità degli hospice cattolici e di ispirazione cristiana, che si propone come punto di riferimento per l’accompagnamento delle persone negli ultimi momenti della loro vita. Il testo, oggetto di un lavoro “sinodale” da parte dei componenti del Tavolo hospice costituito presso l’Ufficio, “intende essere – spiega don Angelelli al Sir – un documento snello e leggibile di enunciazione di principi chiari da declinare secondo le diverse realtà e percorsi da parte di strutture che già fanno hospice per farlo sempre meglio”.