“Anche solo da un punto di vista culturale, la Bibbia non può rimanere sconosciuta a chiunque si ponga domande di senso e abbia curiosità per conoscere i fondamenti della nostra cultura e della fede cristiana. L’insegnamento della religione è attualmente l’unica occasione per accostare a scuola la Bibbia in maniera corretta, sistematica e approfondita. Le Indicazioni didattiche in vigore per l’insegnamento della religione cattolica dedicano, infatti, ampio spazio alla Bibbia, proponendone una lettura frequente, sostenuta dai più fondati criteri interpretativi oggi offerti dalla critica e dalla ricerca scientifica in proposito”. È un passaggio del messaggio che la presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) ha inviato a studenti e genitori, invitandoli ad avvalersi, nell’anno scolastico 2020/21, dell’insegnamento della religione cattolica. “Un ingiustificato pregiudizio considera il testo sacro un documento riservato alle comunità dei fedeli – spiega la Cei nel messaggio –, ma la Bibbia, insieme ai testi delle altre ‘religioni del Libro’, intende parlare a tutti gli uomini. È per questo che l’insegnamento della religione cattolica costituisce un’occasione unica per accostarsi alle pagine bibliche anche nella scuola, dove altri testi fondativi della nostra cultura sono studiati e analizzati talvolta anche minuziosamente. La storia dell’interpretazione biblica ha insegnato ad intere generazioni di studiosi i criteri con cui accostarsi a qualsiasi testo, anche a prescindere dalla sua ispirazione sacra. Un serio studio della Bibbia può quindi arricchire la cultura di ognuno”. “Con fiducia e convinzione desideriamo rinnovare l’invito a volervi avvalere delle lezioni di religione cattolica – conclude la Cei – per poter essere accompagnati da insegnanti che siano guide affidabili nell’incontro con un testo che nella storia dell’umanità è paragonabile a pochi altri. Siamo sicuri che durante queste lezioni potrete trovare docenti e compagni di classe che vi sapranno accompagnare lungo un percorso di crescita umana e culturale, decisivo e fondamentale anche per il resto della vostra vita”.