“La pace si costruisce a partire dal tuo cuore, quando incontri l’altro, quando lo ascolti senza fretta, quando vai a trovare un anziano solo o malato, quando ti avvicini a persone in difficoltà con simpatia e senza giudicare”: è il messaggio lanciato da mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, nell’omelia pronunciata in occasione della solennità di Maria Madre di Dio, che ogni anno si accompagna alla riflessione per la Giornata mondiale della pace. “La pace si costruisce con la pazienza dell’amore, lo stesso che Dio ha per noi – prosegue il presule –. So che tanti delle nostre comunità lo hanno vissuto nei giorni Natale, andando a trovare gli anziani, vivendo momenti di condivisione con donne e uomini bisognosi, che hanno gustato con noi la gioia della fratellanza”. Riprendendo il messaggio del Papa per la 53ª Giornata mondiale della pace, mons. Spreafico ha poi affermato che “il desiderio di pace è iscritto nel cuore di ognuno di noi. Non rassegniamoci perciò a una società conflittuale, che fatica a dialogare, in cui si è tentati di affermare se stessi con arroganza”. Il presule ha ricordato sia il “clima di odio” che oggi si respira in Italia sia i recenti attentati terroristici in Somalia, Nigeria e Stati Uniti. Sull’esempio di Maria, il vescovo ha invitato i fedeli a farsi “madri dei piccoli e dei sofferenti, come lei è madre nostra e ci aiuta a vivere non intorno al nostro ‘io’, ma a Gesù, parola di Dio fatta carne, che ci rende un ‘noi’, un popolo, una comunità”.