Natale: mons. Russo (Velletri e Frascati), “il Signore si manifesta nell’ordinarietà della vita quotidiana”

“Nonostante le tante offerte che durante l’anno ci vengono proposte il Natale porta con sé qualcosa di speciale e di straordinario indipendentemente dall’intensità del sentimento religioso che caratterizza il nostro vissuto”. Lo scrive il vescovo di Velletri-Segni e Frascati, mons. Stefano Russo, nel suo messaggio per il Natale. “Assistiamo ogni anno all’accendersi sempre più precoce nelle strade e nelle piazze delle nostre città delle luci del Natale nel segno dello sfruttamento anche commerciale di questo sentimento diffuso. È un aspetto questo che può scandalizzarci così come è vero che proprio il Natale mette in scena un grande ‘scandalo’, quello di Dio che assume la condizione umana e viene ad abitare in mezzo agli uomini che pur davanti alla testimonianza del Cristo si scandalizzano di questa presenza e non la accettano”.
Nelle parole del vescovo la consapevolezza che “la venuta del Figlio dell’uomo sulla terra è stata possibile grazie a persone che non si sono scandalizzate di Dio ma che credendo possibile l’impossibile si sono affidate senza condizioni alla parola del Signore lasciandosi condurre al tesoro e avendo al contempo il coraggio di rispondergli concretamente mettendosi in cammino e compromettendosi in qualche modo con Lui”. “Il Signore si manifesta nella storia di queste persone senza particolari effetti speciali, lo fa lasciandole nel proprio ambiente e nell’ordinarietà della vita quotidiana – osserva –. Non bisogna nascondersi che quella storia avvenuta duemila anni fa rischia anche oggi di ripetersi nei suoi risvolti negativi. Gesù continua a bussare alla nostra porta e chiede di essere ospitato da ognuno di noi. Come è possibile?”, si chiede il presule che esorta: “Non lasciamoci intimorire dalla nostra inadeguatezza, dalla ‘distanza’ che ci separa dalla vita che Lui ci propone, dalle vicende personali che a volte sembrano allontanarci da lui. Forse è proprio per la nostra inadeguatezza che il Signore ci ha scelto e continua con insistenza a bussare alla nostra porta. Quella mangiatoia può essere ognuno di noi. Nel momento presente della nostra vita per aprire la porta al Signore non c’è bisogno di mettere a posto tutto quello che non è in ordine basta fare un passo avanti lungo la strada che ci propone. È il passo decisivo che apre la nostra storia alla novità che Cristo realizza in noi e attraverso di noi”.

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