Strage treno rapido 904: La Russa, “tappa dolorosa di una serie di vili attentati, ferita che mai potrà rimarginarsi”

“Era l’antivigilia di Natale del 1984 quando un’esplosione devastò il Treno rapido 904 nella galleria dell’Appennino, causando una tragedia di sconvolgente violenza. Sedici persone persero la vita e quasi trecento rimasero ferite. Alcune tornavano nelle loro terre per celebrare le festività, cadendo vittime di un atto brutale che mirava a destabilizzare la Nazione. La strage, come accertato dalla magistratura, fu di matrice terroristico-mafiosa e rappresentò una tappa dolorosa di una serie di vili attentati. Una strategia del terrore che la mafia avrebbe continuato a mettere in atto contro la Repubblica negli anni successivi. Oggi il mio pensiero e quello di tutti noi, è rivolto alle vittime e ai loro familiari, segnati da una ferita che mai potrà rimarginarsi”. Così il presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, in occasione del 40° anniversario della strage del Treno rapido 904.

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