Con la celebrazione presieduta ieri da mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, il santuario francescano del Sacro Tugurio di Rivotorto è stato riaperto al culto dopo i lavori di restauro.
“Gli interventi effettuati – spiega Margherita Prosperi, progettista e direttrice dei lavori – hanno avuto come obiettivo il ripristino dei danni causati dal sisma che ha interessato il centro Italia nel 2016. Sono state opere principalmente di carattere strutturale: il ripristino della continuità strutturale degli elementi murari danneggiati, l’eliminazione della vulnerabilità dovuta alla presenza di intonaco non sufficientemente adeso alle sovrastanti volte in mattoni già soggetto a parziale crollo, il rinforzo del sistema voltato che copre la Chiesa, la realizzazione di un sistema di trattenuta nei confronti del ribaltamento della facciata principale ed in particolare del timpano; il ripristino dello stato ante sisma della facciata, migliorando le condizioni di stabilità degli elementi lapidei oggetto di intervento”.
Si stanno terminando gli ultimi lavori, in particolare nel piano del sottotetto, il completamento degli interventi strutturali di trattenuta al ribaltamento della facciata principale e alcuni interventi di recupero degli elementi architettonici. Per questo motivo, dopo il periodo natalizio, il santuario rimarrà chiuso nei giorni feriali per questioni di sicurezza, fino a completamento dei lavori, previsto nel mese di febbraio.
“Per la nostra comunità francescana – ha dichiarato fra Marco Moroni, custode della Custodia generale del Sacro Convento di San Francesco, alla quale è affidato il santuario – è motivo di grande gioia la riapertura del santuario di Rivotorto. San Francesco, come egli stesso scrive nel Testamento, riconobbe come un dono di Dio il fatto di aver ricevuto dei fratelli. A Rivotorto egli fece con loro, potremmo dire, le prime prove di vita fraterna. Siamo grati a quanti hanno reso possibile il restauro: in primo luogo alla struttura commissariale che ha stanziato il contributo necessario, alla Soprintendenza, all’Ufficio tecnico della Custodia e alle maestranze delle ditte che hanno eseguito i lavori. Per l’imminente apertura del Giubileo era davvero importante poter mettere nuovamente a disposizione il santuario, dove potranno essere accolti i pellegrini che ci aspettiamo particolarmente numerosi sia nel 2025 che nel 2026, ottavo centenario della morte di san Francesco. Speriamo di poter realizzare quanto prima anche i nuovi servizi igienici, per offrire un’accoglienza ancor più adeguata ai visitatori”.
Al termine della celebrazione, mons. Sorrentino ha consegnato a Sergio Fusetti, capo restauratore e coordinatore del servizio di tutela e manutenzione del patrimonio immobiliare e artistico della Custodia del Sacro Convento, l’onorificenza pontificia di Cavaliere dell’Ordine di San Silvestro Papa, benemerenza riconosciutagli per il cinquantennale servizio svolto nella basilica di San Francesco e nella città di Assisi.