“Trovare il coraggio del bene, di ritessere le basi delle nostre comunità, di essere testimoni per i giovani”. È l’augurio natalizio del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, alla comunità diocesana.
“La maggioranza dei cristiani”, afferma il presule, vive “nel mondo”, spesso sui “confini” dei grandi “problemi di ordine etico, morale, politico, amministrativo, a contatto con delicate questioni legate alla giustizia e all’ambiente…”. I cristiani “lavorano lì sulla soglia, sul confine e vorrei sostenerli e incoraggiarli perché diano una testimonianza bella e viva della gioia cristiana: abbiate la forza e il coraggio di rimanere e portare lì dove lavorate quella parola buona che ricavate dalla fede in Gesù Cristo e nel Vangelo”. Gesù, prosegue il vescovo, “è venuto ad abitare in mezzo a noi; è stato uno di noi. Gesù viene ancora oggi ad abitare in mezzo a noi e questa sua presenza ci conforta e ci rassicura, ci dice la grande potenzialità che c’è nella nostra umanità, che può essere capace di grandi cose e di bene”. Di qui “l’augurio che vorrei estendere a tutti in questo Natale” di “trovare il coraggio del bene; di trovare il coraggio di ritessere le basi delle nostre comunità; di trovare il coraggio di essere testimoni specie nei confronti dei giovani, per aiutarli a far emergere – a ‘tirar fuori’, perché questo significa educare – quel bello e quel bene che c’è nei loro cuori”. Un pensiero particolare alle popolazioni che “vivono il dramma della guerra e della violenza, che non vedono all’orizzonte una speranza di pace; e alle tante persone che vivono disagi fisici, materiali e spirituali e soffrono la solitudine e l’inquietudine per il domani”. Il Giubileo della speranza “che è alle porte possa essere occasione di grazia e di conversione”. “Il Signore che viene – conclude il presule – illumini le nostre azioni e i nostri pensieri e aiuti a guardare con speranza e uno sguardo nuovo ciò che ci sta attorno per riuscire sempre a trarre il bene e testimoniarlo nella vita di tutti i giorni”.