Questa mattia il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, ha presieduto la messa nella chiesa di San Carlo dei padri Cappuccini di Mestre per gli operatori i volontari impegnati nelle strutture caritative del Patriarcato e per i volontari di tutte le associazioni. A seguire ha visitato l’attigua Mensa “S. Antonio” per un saluto agli ospiti e successivamente in una sala del Convento per incontrare i volontari per lo scambio degli auguri natalizi.
Il Patriarca, nell’omelia della Messa, ha sottolineato il nesso inscindibile tra carità e preghiera, tra adorazione e servizio. Poi ha evidenziato come il Vangelo ci mostra una tensione tra bisogni materiai e spirituali, che vanno entrambi soddisfatti: “Il Vangelo ci dice che l’uomo deve mangiare, ma anche che non di solo pane vive l’uomo. Dobbiamo vivere questa tensione: il povero conosce le povertà fisiche e materiali, ma spesso tali povertà sono generate da povertà intellettuali e spirituali. Per questo chiedo che nei luoghi in cui noi viviamo la Carità evangelica trovino spazio visivamente sia le opere di misericordia corporali che quelle spirituali”. Il Patriarca ha ricordato che rimarrà di noi solo la Carità vissuta: “Noi che siamo nelle condizioni di possedere possiamo arricchire gli altri, dando un vestito, offrire il cibo, insegare una lingua e insegnare anche ad impossessarsi dei legittimi diritti. La Carità va dalle cose più minute fino alle competenze legali per dare alle persone una visibilità sociale e civile, ma soprattutto umana. Abbiamo bisogno di offrire tutte queste cose. Ma San Giacomo apostolo nella sua lettera ci ricorda che il povero ci arricchisce di fronte a Dio. L’unica cosa che rimarrà a ciascuno di noi è la Carità con cui abbiamo vissuto”.
Oggi il Patriarca ha anche consegnato personalmente agli ospiti della mensa dei cappuccini un dono che è anche segno di affetto, premura e vicinanza per gli ultimi: ha distribuito infatti delle felpe agli ospiti delle strutture della Carità veneziane a partire da quelli che oggi erano nella mensa dei frati. Le altre maglie saranno distribuite in tutte le realtà caritative. Sono state acquistate in tutto 250 felpe.