Diocesi: mons. Maniago (amministratore Crotone), “quel Bambino nella mangiatoia non è una favola per bambini, ma il segno di un Dio che sceglie di entrare nella nostra quotidianità”

“Sono molto contento di questa occasione, che ci permette di scambiarci gli auguri di Natale e di incontrarci”: “con la vostra puntualità e il vostro impegno, avete reso possibile una comunicazione chiara e trasparente, permettendo a tanti fedeli di sentirsi partecipi della vita della diocesi”. Lo ha detto l’amministratore apostolico della diocesi di Crotone-Santa Severina, mons. Claudio Maniago, incontrando i giornalisti in occasione dello scambio degli auguri. Nel tracciare un bilancio dei mesi trascorsi come amministratore apostolico – l’11 dicembre scorso Papa Francesco ha nominato il nuovo arcivescovo nella persona di mons. Alberto Torriani – mons. Maniago ha detto che “abbiamo vissuto momenti particolari, come la partenza del vescovo precedente, mons. Panzetta, l’amministrazione provvisoria e ora l’attesa di un nuovo vescovo, mons. Torriani, già eletto, ma non ancora presente in mezzo a noi” ed ha ribadito che questa attesa non deve essere vissuta passivamente, ma come “un’opportunità per vivere pienamente il messaggio del Vangelo”. Durante la conferenza mons. Maniago si è soffermato anche sull’imminente avvio dell’Anno Santo. “Il 29 dicembre inaugureremo questo tempo di grazia nella nostra diocesi, con l’apertura delle chiese giubilari”. Tra queste, il presule ha voluto sottolineare in particolare la cappella dell’ospedale, scelta che rappresenta “l’importanza dell’attenzione caritatevole e della vicinanza verso i malati e i sofferenti”. La liturgia eucaristica con cui sarà avviato il Giubileo nella diocesi calabrese si terrà domenica 29 dicembre alle 17 nella chiesa parrocchiale “Maria madre della Chiesa” a Crotone. L’arcivescovo ha presentato alla stampa il sussidio preparato dalla diocesi per vivere l’Anno Santo, che è disponibile sul sito diocesano. E poi un annuncio importante riguardante l’immagine della Madonna di Capocolonna:. “attualmente custodita nel Palazzo Arcivescovile, sarà presto collocata nella chiesa dell’Immacolata” aggiungendo che questa decisione permetterà ai fedeli di tornare a venerarla in un luogo sicuro e adeguato. “È un segno di speranza e di rinascita per tutti noi”. Porgendo a tutta la diocesi gli auguri natalizi ha ricordato che “quel Bambino nella mangiatoia non è una favola per bambini, ma il segno di un Dio che sceglie di entrare nella nostra quotidianità, nella nostra normalità”. E parlando del nuovo arcivescovo ha ricordato la provenienza: “Lui viene da Milano, una realtà certamente diversa rispetto alla nostra, sotto molti aspetti. Tuttavia, arriva con entusiasmo e, direi, con curiosità e volontà di entrare in relazione con questa terra e con questa Chiesa. Questo atteggiamento, questa apertura, rappresenta una premessa fondamentale e molto bella”. “Nella sua storia personale e nella sua formazione – ha detto – ci sono segnali che lasciano intuire delle attenzioni particolari. Ad esempio, ha maturato una significativa esperienza nella pastorale giovanile. Questa attenzione si è consolidata anche attraverso il suo impegno nel mondo della scuola: è stato direttore di istituti scolastici prestigiosi a Milano, realtà complesse e articolate. Questo lavoro lo ha portato ad avere un contatto quotidiano con i giovani, comprendendo le loro necessità e sfide”. “Credo – ha quindi aggiunto – che un vescovo con questo percorso saprà mettersi in ascolto delle realtà giovanili, portando anche il suo bagaglio di esperienza formativa”.

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