Siria: Unicef, “la pace deve prevalere per i bambini”

7,5 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria. 6,4 milioni di bambini hanno urgente bisogno di servizi di protezione. Più di 2,4 milioni di bambini sono fuori dalla scuola e un altro milione rischia di abbandonarla. Quasi il 40% degli ospedali e delle strutture sanitarie sono parzialmente o completamente non funzionanti. Quasi 13,6 milioni di persone hanno bisogno di servizi idrici, igienici e sanitari e 5,7 milioni di persone, tra cui 3,7 milioni di bambini, necessitano di assistenza nutrizionale. Sono alcuni numeri, forniti dall’Unicef, che descrivono le condizioni della popolazione siriana e in particolare quella dei bambini. Ieri il direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder, ha concluso la sua missione a Damasco, Homs, Hama, Aleppo e Idlib, dove ha constatato “la preoccupante situazione dei bambini siriani. Dopo 14 anni di guerra, milioni di bambini non hanno conosciuto altro che il conflitto, costringendoli a crescere troppo in fretta. Eppure, c’è speranza e l’opportunità di un futuro migliore”. Beigbeder ribadisce la presenza e l’impegno dell’Unicef “per fornire assistenza salvavita e sostenere le famiglie siriane nel tracciare un nuovo percorso per il loro Paese. Una transizione politica credibile e inclusiva deve dare priorità ai diritti dei 10 milioni di bambini siriani. La comunità internazionale deve sostenere la ripresa rapida. È l’unico modo per garantire servizi sostenibili e di qualità ai bambini e ai giovani siriani”. Quattro i passi da compiere: “Le istituzioni statali devono riprendere le operazioni per sostenere i servizi essenziali, compresa l’istruzione; devono essere intraprese tutte le azioni possibili per consentire una solida risposta umanitaria e la ripresa economica; l’assistenza umanitaria deve essere aumentata immediatamente, anche per il ritorno degli sfollati interni e dei rifugiati e tutte le parti devono rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dai diritti umani per garantire la protezione dei civili in ogni momento”.

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