In occasione dei 250 anni dalla nascita di Caspar David Friedrich, la Facoltà teologica del Triveneto (Fttr) propone una giornata di studio per indagare i fondamenti teologici, culturali e antropologici dell’arte del massimo pittore romantico tedesco. “Caspar David Friedrich indagatore dell’umano. Verso le fonti di un’arte sulla soglia dell’Assoluto” è il titolo della proposta, in programma domani a Padova, nella sede della Facoltà, dalle 14.45 alle 18.30.
A tenere la lectio magistralis è stato invitato Andrea De Santis, ordinario di Estetica al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, che tratterà il tema “L’innesto fra natura e spirito in Caspar David Friedrich”. La lectio sarà preceduta e seguita, rispettivamente, dagli interventi di Francesco Trentini, funzionario storico dell’arte del MiC – Direzione regionale musei nazionali Veneto, e di Alberto Peratoner, docente di Metafisica e teologia filosofica e di Antropologia filosofica alla Fttr e direttore dell’Ufficio per la pastorale della cultura del Patriarcato di Venezia. Al termine, un gruppo di studenti del ciclo istituzionale della Facoltà presenterà “Il cuore dell’uomo in tensione all’Assoluto. I paesaggi dell’anima di Friedrich”, sintesi del lavoro seminariale guidato da Peratoner nel primo semestre dell’anno accademico 2024/2025.
La giornata di studio apre un ciclo di incontri – realizzato in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale della cultura del Patriarcato di Venezia, il Centro tedesco di Studi veneziani e la Direzione regionale musei nazionali Veneto – che si concluderà a Venezia, presso il Centro tedesco, il 13 marzo 2025.
Obiettivo del programma “cogliere espressamente l’emersione dello spirituale e della natura in Friedrich come epifania del Vero supportata da una ricchissima trama di fonti teologiche, visuali, letterarie e di suggestioni antropologiche ed esistenziali, vissute come soglia aperta sull’Assoluto”, spiega Trentini. All’indomani dell’evento veneziano “sarà proposta una visita guidata in esclusiva a Villa Pisani a Stra, per un’incursione nell’estetica del paesaggio naturale e pittorico nel Settecento come preludio al suo sviluppo in età romantica”, anticipa Peratoner.