“Il riarmo sembra diventare l’elemento taumaturgico della crescita dell’economia”: è l’analisi del politologo Francesco Strazzari, docente di relazioni internazionali alla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna, intervenuto oggi a Roma alla presentazione dell’ottavo Rapporto sui conflitti dimenticati di Caritas italiana, intitolato “Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo”. Strazzari è tra i 14 esperti che hanno dato il loro contributo al volume, edito da San Paolo. “Oggi siamo in una nuova corsa al riarmo – ha proseguito -. Lo dicono gli Stati Uniti, la Cina, la Russia. Si sta ridisegnando completamente il quadro”. Gli Stati Uniti, ad esempio, “spendono un terzo della spesa militare globale, un dato in aumento. Questo vuol dire, di conseguenza, andare a toccare il welfare, la scuola”. A pagare il prezzo più alto, ha proseguito, “sono gli sfollati e i rifugiati, in enorme crescita”. Strazzari ha ricordato che “il 2,5% degli europei vive fuori dall’Europa, contro l’1,5% degli africani che vive fuori dall’Africa. Eppure questa è considerata un’emergenza”. Le tecnologie impiegate per contrastare le migrazioni, ha concluso, “non stanno fermando i flussi ma ci stanno abituando a livelli più elevati di disumanizzazione. È il dato più spaventoso”.