Giornali Fisc: Vittorio Veneto, 110 anni de “L’Azione”. Stella (giornalista), “legislazione italiana su diffusione di notizie false è indietro”

“Lo stato di salute dei giornali di carta nel mondo non è buono. Il giornalismo è passato sul web, sia quello pessimo sia quello virtuoso. Ci sono giornali che sul web hanno riacquistato lettori. Il ‘Corriere della sera’, per esempio, vende sempre di più le ‘copie’ nel digitale. Rimpiangere il passato non ha senso. Omero è Omero anche in digitale, mentre certi scrittori mediocri sia sulla carta sia sul digitale sono sempre mediocri. Il problema vero è se l’informazione che passa oggi è all’altezza della sfida. I cittadini sono bombardati da fake news e questo è un problema serio. La legislazione italiana ed europea sulla diffusione di notizie false è indietro. Sarebbe giusto prevedere pene più gravi”. Così Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della sera, in occasione dei 110 anni del settimanale diocesano “L’Azione”, nell’evento dal titolo “Confronto sul giornalismo oggi. Servono ancora i giornali? E i giornalisti?”, che si è svolto a Vittorio Veneto il 29 novembre scorso. “Il problema è che per chi fa il mestiere seriamente si trovano a dover battersi in una terra di infedeli. Il buon giornalismo però ha più senso di oggi di ieri. Le fake news arrivavano anche ieri ma ci mettevano anni, oggi arrivano in cinque minuti. Nella poltiglia, dobbiamo cercare di fare chiarezza il più possibile con date e documenti. È l’unico modo che abbiamo per arginare la situazione”. È difficile arrivare all’obiettività, ma “il punto – ha osservato – è che il giornalista ha il dovere di provarci”.

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