“Una bella bella parabola dell’armonia sinodale che la Chiesa si sta impegnando a vere pienamente”. Così il Papa ha definito il Concerto con i poveri, che si svolgerà questa sera in Aula Paolo VI. In un concerto, ha ricordato Francesco ricevendo in udienza con organizzatori e artisti, “ciascuno segue il proprio partito, ma deve armonizzarsi con gli altri. Dio non crea scarti, ognuno è chiamato ad esprimersi, ad eseguire la propria parte insieme a tutti gli altri”. “Per realizzare questa armonia è necessario scegliere di esserci”, ha spiegato Francesco rivolgendosi ai presenti: “Tutti voi avete scelto di partecipare a questo evento con persone che fanno fatica ad andare avanti” . “Generare segni di speranza”: è questo, per il Papa, il senso del concerto di oggi, ma anche “ciò che si propone il prossimo Giubileo”. “Senza la collaborazione di tutti non si può realizzare una vera sinfonia”, la raccomandazione di Francesco: “Soltanto da un concerto di persone diverse si può edificare l’armonia. La Chiesa è chiamata a essere nel mondo segno di armonia, di comunione, di fraternità”. Il Concerto con i poveri, ha concluso il Papa, “è un bel segno dell’armonia sinodale, soprattutto perché avviene in comunione con i nostri fratelli e sorelle più fragili, che potranno assistere al concerto nel migliore dei modi: come protagonisti, perché la bellezza è un dono di Dio a tutti esseri umani”.