“Noi siamo conosciuti come quelli che sono vicini alle famiglie nelle situazioni di grande disagio, siamo invece meno conosciuti per le nostre attività di prevenzione che svolgiamo. Fra i compiti assegnati dai vescovi alla Caritas italiana c’è proprio quello della prevenzione. I numeri sono importanti e ci parlano di una povertà multidimensionale che colpisce soprattutto le famiglie; dietro ad un bisogno economico spesso scopriamo che ci sono diverse altre problematicità che affliggono queste famiglie; alla povertà materiale si aggiunge anche la povertà culturale, educativa e relazionale. Tutto questo richiede a noi di rispondere in maniera complessa; grazie ai tanti partner potremo dare risposte in termini di accompagnamento, formazione, e prevenzione”. Lo ha detto don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, presentando oggi a Roma, “Accompagna una famiglia”, una nuova iniziativa solidale che punta a migliorare la vita delle famiglie in difficoltà, promossa da Caritas Italiana e Fondazione Conad Ets, con il sostegno di Fondazione Snam Ets e altri partner nazionali.
Il progetto, della durata di 12 mesi, coinvolge undici diocesi italiane e prevede la formazione di volontari e operatori Caritas, chiamati a trasmettere le competenze acquisite alle famiglie beneficiarie. “La prevenzione, infatti, si inserisce fra gli obiettivi del progetto – spiega il direttore della Caritas – che sono inclusione, autonomia e incontro”. Da don Pagniello anche l’annuncio che intenzione dei promotori è di “estendere tale progetto ad altri territori”. “Sognando in grande vorremo estendere il progetto a tutte le Caritas diocesane che accetteranno questa sfida”. L’obiettivo principale, ha concluso, “riguarda soprattutto i più piccoli”. “Come diceva don Antonio Bello; la speranza è sicuramente un dono di Dio, ma va organizzata. Il nostro progetto, infatti, vuole essere una speranza organizzata”.